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Kenichi Shitai]
Kenichi abbassò la visiera del capellino infastidito da quel sole basso del pomeriggio che gli feriva gli occhi, ma subito dopo dovette rialzato per poter continuare il suo lavoro.
Non faceva particolarmente caldo, ne era cosciente, ma gli sembrava di star bollendo, letteralmente, sotto la stoffa pesante del maglioncino che stupidamente aveva indossato quella mattina. Se avesse saputo che la temperatura si sarebbe alzata a quel modo si sarebbe vestito in modo diverso, sicuramente non avrebbe messo le maniche lunghe, i pantaloni neri a coste e neppure gli anfibi.
Voleva un elastico per capelli, lo esigeva, ma la sua ampia borsa per quante cose contenesse - al suo confronto Mary Poppins era una dilettante - ne era sprovvista.
Prevedibile, quando ti serve una cosa non la si trova mai.
Scarabocchiò nuovamente qualcosa sul foglio sbuffando: poche linee precise seguite da decine e decine di cifre sparse a tal modo che per chiunque altro sarebbero sembrate messe a caso.
Per lui no, davanti ai suoi occhi quei numeri danzano creando l'immagine precisa di ciò che preso avrebbe creato con le sue mani e con i suoi attrezzi.
Con il retro cancellò alcune cifre errate rifacendo su un angolo del foglio i calcoli che gli servivano.
Non sarebbe stato facile, ma ci sarebbe riuscito, quello sarebbe stato il suo secondo capolavoro - il primo ancora in completamento era la ricostruzione della città di Gotham City con scala 1:100, ma questa era un'altra storia -.
Che cosa voleva riprodurre? Ma l'intero college naturalmente.
Edited by Persychan - 29/10/2008, 21:02