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Sotto di me: il college

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Persychan
view post Posted on 29/10/2008, 20:23




[Kenichi Shitai]
Kenichi abbassò la visiera del capellino infastidito da quel sole basso del pomeriggio che gli feriva gli occhi, ma subito dopo dovette rialzato per poter continuare il suo lavoro.
Non faceva particolarmente caldo, ne era cosciente, ma gli sembrava di star bollendo, letteralmente, sotto la stoffa pesante del maglioncino che stupidamente aveva indossato quella mattina. Se avesse saputo che la temperatura si sarebbe alzata a quel modo si sarebbe vestito in modo diverso, sicuramente non avrebbe messo le maniche lunghe, i pantaloni neri a coste e neppure gli anfibi.
Voleva un elastico per capelli, lo esigeva, ma la sua ampia borsa per quante cose contenesse - al suo confronto Mary Poppins era una dilettante - ne era sprovvista.
Prevedibile, quando ti serve una cosa non la si trova mai.
Scarabocchiò nuovamente qualcosa sul foglio sbuffando: poche linee precise seguite da decine e decine di cifre sparse a tal modo che per chiunque altro sarebbero sembrate messe a caso.
Per lui no, davanti ai suoi occhi quei numeri danzano creando l'immagine precisa di ciò che preso avrebbe creato con le sue mani e con i suoi attrezzi.
Con il retro cancellò alcune cifre errate rifacendo su un angolo del foglio i calcoli che gli servivano.
Non sarebbe stato facile, ma ci sarebbe riuscito, quello sarebbe stato il suo secondo capolavoro - il primo ancora in completamento era la ricostruzione della città di Gotham City con scala 1:100, ma questa era un'altra storia -.
Che cosa voleva riprodurre? Ma l'intero college naturalmente.

Edited by Persychan - 29/10/2008, 21:02
 
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hidechan
view post Posted on 29/10/2008, 20:41




Yuushi Odaka

Già, faceva inaspettatamente caldo; Yuushi stava sonnecchiando sul cornicione del terrazzo, la rete verde accanto non l'avrebbe fatto cadere, e poi quello era un posticino dove gli studenti si sedevano per mangiucchiare qualcosa durante l'ora di pranzo.
Indossava dei pantaloni abbastanza formali, neri, camicia e una cravatta rossa e gialla a strisce, molto semplice. Sotto la testa a mò di cuscino aveva messo una giacchetta grigia abbastanza leggera.
La cravatta era allentata e i primi bottoni della camicia sbottonati.
Riaprì pigramente gli occhi quando notò che le persone che stavano lì quando si era appisolato si erano in gran numero dileguate, ed era rimasto solo un ragazzino. Era 'piccolo' e 'tenero'.
Inclinò la schiena e si appoggiò al gomito, controllando con la mano, un po' svogliatamente, che i capelli fossero in ordine, mentre invece persisteva con lo sguardo su quel ragazzino, forse curioso di sapere cosa stesse facendo.

 
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Persychan
view post Posted on 29/10/2008, 21:15




Sollevò la matita, tentando a quel modo di calcolare alcune distanze che per quanto provasse non gli risultavano quel che doveva essere.
Per ore aveva percorso ogni stradina o ciottolato del college contando ogni volta il numero di passi e segnandosi ciò che incontrava al suo passaggio, fosse questo un albero o un edificio, ma i calcoli che stava facendo ora producevano dei numeri completamente diversi. E questo non era un bene.
Fece qualche altra linea, prima di fermarsi stranito grattandosi una guancia.
Era una sensazione strana, come se qualcuno lo stesse fissando, ma non poteva essere.
Nessuno lo guardava mai e ancora meno lo fissava, probabilmente aveva mangiato troppo a pranzo.
Doveva essere sicuramente così.
Riprese il suo lavoro, ormai tra cifre e calcoli si poteva iniziare a vedere la struttura del campus, non c'erano ancora i particolari, ma entro una mezz'ora avrebbe concluso anche quelli.
Stava morendo di caldo, doveva trovare quell'elastico.
Si inginocchiò, sedendosi sui talloni e poggiando a terra la cartellina con i suoi schizzi, per cercare ancora una volta nella sua immensa borsa un elastico. Gli sarebbe bastato anche un filo!
Il capello gli scivolò via, ma Kenichi lo ignorò troppo impegnato nella sua ricerca e dalla sensazione effimera del vento, quel poco di brezza che c'era, a sfiorargli i capelli finalmente liberi.
 
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hidechan
view post Posted on 29/10/2008, 21:26




Yuushi si mise tranquillamente a sedere prima, poi si alzò e si avvicinò al ragazzo con passo leggero.
Si abbassò per prendere il cappello del ragazzo e glielo porse "Se tira un po' di vento potresti perderlo" gli mormorò sorridendo.
Non gli chiese cosa stava facendo solo per non risultare inopportuno, ma si era fatto una vaga idea che quello fosse qualche gioco di enigmistica che non conosceva.
 
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Persychan
view post Posted on 29/10/2008, 21:37




Non si era minimamente accorto dell'altro fino a che non gli aveva rivolto la parola, wow normalmente era lui quello silenzioso, ma era stata battuto.
Si voltò verso lui con un espressione piuttosto vacua mormorando un laconico - eh?- prima di accorgersi che stava facendo una pessima figura e per questo motivo prendere una faccia un po' più intelligente.
Per quanto possa esserlo una di puro stupore.
Uno sconosciuto non solo si era accorto di lui, ma gli stava pure parlando. Era una data da segnare sul calendario.
Ignorando quel suo lato sarcastico, che non sapeva di avere, prese un po' incerto il capellino dalle mani dell'altro.
- Grazie mille. Mi sarebbe dispiaciuto perderlo.- Aggiunse a mo' di spiegazione, prima di rifilarlo e rialzarsi abbandonando in questo modo l'idea di trovare quel dannato elastico.
 
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hidechan
view post Posted on 29/10/2008, 21:42




"Mi sembra abbastanza particolare, come modello. Molto carino" si complimentò pacatamente, con gentilezza.
Aveva notato quella faccia sorpresa, si chiese se il ragazzo non lo conosceva già per caso...se aveva sentito parlare di lui...
"Scusami se ti ho infastidito" Si voltò per tornare verso il cornicione, dove stava ancora la sua giacca.
 
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Persychan
view post Posted on 29/10/2008, 21:51




Stava tentando di conversare con lui.
Kenichi era stupito, decisamente sconcertato, facevano fatica i suoi genitori a ricordarsi di parlare con lui.
- Grazie.- Gli rispose con tono compiaciuto e con un ampio sorriso.
Adorava i capelli, erano secondi soltanto ai suoi modellini e quello in particolare poteva competere anche con alcune sue miniature.
Fece per aprir bocca e presentarsi, gli sembrava giusto e quasi obbligatorio farlo, che altro si voltò pronunciando quelle parole, certamente non in un modo brusco, ma neppure particolarmente simpatico. Sembrava infastidito da qualcosa.
- Infastidirmi e perchè mai? Più che altro mi hai stupito, poca gente mi nota, anche se non so il perchè, e il fatto che tu mi abbia addirittura parlato...beh è qualcosa di memorabile.-
Concluse come spiegazione sperando che lui si girasse per dagli la mano.
- Comunque io sono Kenichi, Kenichi Shitai.-
 
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hidechan
view post Posted on 29/10/2008, 22:02




E fu ciò che accadde. Yuushi si fermò e si girò, dapprima un po' perplesso, poi sorrise.
"Shitai...san. O forse Shitaikun?" Gli porse la mano "Yuushi Odaka, 17 anni, sono uno studente del quinto anno. Molto piacere. Chiamami pure come preferisci, ma sappi che se ti notano quando sei in mia compagnia non è una buona cosa"
 
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Persychan
view post Posted on 29/10/2008, 22:15




Accettò la sua mano con un sorriso radioso.
- Come vuoi tu, basta che non sia Shitaisan. Mio padre viene chiamato così e sentirlo usare per me è piuttosto impressionate. -
Rispose con una smorfia di finto disgusto, per poi tornare alla sua espressione sorridente. Era per lui difficile non sorridere, lo faceva spesso e senza pensarci anche quando non era realmente felice, ma per una volta ciò che mostrava e ciò che provava coincidevano.
- Felice di conoscerti, Odakakun. Anche se fosse così prima mi dovrebbero notare, cosa che non accade mai. Credo che tu sia la quarta o quinta persona, professori a parte, che mi abbia rivolto la parola quindi il problema non esiste. -
Concluse lasciandogli la mano. Non gli interessava cosa pensavano gli altri di lui, se gli fosse interessato avrebbe scoperto lui stesso "l'interno".
La gente comune normalmente si faceva incantare o distrarre dalla scatola e dall'aspetto superficiale dimenticando con la bellezza di un opera si calcolava dai minuscoli particolari. Era fissato con i modellini, lui stesso se ne rendeva conto, ma faceva parte della sua vita, anzi erano la sua filosofia di vita.
 
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hidechan
view post Posted on 29/10/2008, 22:23




"Mi dispiace..." mormorò, prima di chiedere "Che ne dici di andare a sederci?Tanto per chiacchierare un po'. Di che anno sei? Sei uno studente speciale per caso?"
Lo guidò verso il cornicione, parlando con lui in modo affabile ma distaccato al punto giusto.
 
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Persychan
view post Posted on 2/11/2008, 18:40




- Oh nessun problema, anzi ha i suoi pregi come questo. Nessuno nota quello che faccio.- Rispose divertito continuando a sorridere, mentre raccoglieva da terra le sue cose per poi seguirlo verso il cornicione con un cenno di assenso.
- Sono del quarto anno, anche se non si direbbe, e come in tutto il resto sono comune, sono uno studente normale. -
Fece spallucce giocherellando con la matita che teneva tra le mani, prima di domanda con tono interessato:- Tu invece? Anno a parte che mi hai già detto, Odaka-senpai.-
 
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hidechan
view post Posted on 2/11/2008, 19:20




Si sedette tranquillamente, accennando un sorriso all' 'Odaka-senpai' che era più corretto rispetto all' 'Odaka-kun'.
"Odaka senpai va meglio...sono uno studente speciale, un Sacrificio, ma sto ancora cercando il mio combattente." Lasciò vagare un po' lo sguardo per il panorama... "Devo solo portare un po' di pazienza, in realtà non me ne hanno mai proposto nemmeno uno. Ma in questo periodo sono un po' impaziente"
 
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Persychan
view post Posted on 2/11/2008, 21:49




- Chiedo scusa per prima, ma sono un po' lento normalmente a mettere insieme le informazioni. Ci ho messo un po' prima di capire che era di un anno più grande di me. - Rispose portandosi una mano alla nuca con un sorriso imbarazzato, per poi sedersi di fianco a lui.
- Forse è perchè stai per trovarlo finalmente che sei così impaziente. Come quando è da un sacco che aspetti qualcosa e quelle poche ore che ti separano sembrano allungarsi. - disse smettendo per pochi istanti di sorridere prendendo un'aria seria che però durò pochissimo tornando quella divertita di pochi attimi prima.
- Ma come al solito dico sciocchezze fintamente profonde, ignorami che è meglio.-
 
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hidechan
view post Posted on 2/11/2008, 21:56




"Invece..." si girò verso di lui tornando a guardarlo "...hai detto una cosa molto bella. Spero davvero che sia così..."Sorrise, poi dopo averlo fissato ancora qualche attimo allungò una mano verso di lui, o meglio verso la sua testa, prese una ciocca di capelli tra le sue dita "E' un bel colore. Mi chiedo come facciano a non notare un ragazzo carino come te" disse senza imbarazzo e apparentemente senza l'intenzione di volerlo adulare, stava facendo una semplice osservazione, quasi premurosa.
 
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Persychan
view post Posted on 2/11/2008, 22:13




- Beh..grazie.-
Più che imbarazzato era stupito e un po' stranito dalla cosa: doveva essere la prima o forse la seconda persona, che non fosse sua sorella piccola che tendeva ad adularlo per spillargli soldi, che gli faceva un complimento.
Si riprese in fretta però.
- Più che altro io mi chiedo come non facciano a notare i capelli verdi. Li avevo fatti apposta, ma alla fine li ho tenuti perchè mi piacevano anche se non sono riusciti nel loro intento. Credo di avere una specie di barriera che fa tipo specchio o magari sono l'uomo invisibile.-
 
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46 replies since 29/10/2008, 20:23   683 views
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