Corse clandestine

Shin Kyoden

Shin aveva appena spento il motore della propria auto, a ben vederla sembrava una normale auto di una persona poco propensa all'anonimato ma comunque non presentava strani colori sulla carrozzeria ne alettoni o simili. Era di un nero sfavillante e i sedili interni in pelle scamisciata color panna risaltavano molto con la struttura esterna.
Era nuova di zecca, da poco l'aveva portata per una modifica dal suo meccanico di fiducia che spesso puntava su di lui a quelle corse. In molti lo salutarono con strane strette di mano, uno invece alzò solamente una bottiglia di birra in segno di saluto, era un uomo dai capelli radi e bianchi con la barba incolta, ecco, quello era il suo sfidante.
"Vuoi bere o mangiare qualcosa prima di assistere alla gara? Non si comincia subito, noi saremo il gran finale."
Disse a Yuushi guardandolo mentre apriva lo sportello della sua auto e faceva per scendere da essa dopo aver tirato il freno a mano.

Yuushi Odaka

Yuushi scosse velocemente la testa per rifiutare prima di scendere a sua volta.
Si guardò attentamente attorno... era certamente un ambiente strano, diverso. Sembrava che fossero tutti su di giri per ciò che sarebbe accaduto quella sera, e non capiva come facessero.
Dopotutto era la prima volta che assisteva a corse di quel genere, forse anche gli altri potevano capirlo vedendo la sua faccia preoccupata?
Chiuse con delicatezza lo sportello di quella stupenda macchina e si affrettò a raggiungere Shin, un po' timoroso per tutto quel chiasso.
Si aggrappò alla sua giacca come un bambino.

Shin sorrise appena sentendolo stretto a se e si avvicinò alle transenne per seguire da vicino una corsa che si stava svolgendo nel frattempo, i nuovi partecipanti, coloro che da poco erano entrati in quel giro. nonostante fosse passato solo qualche anno dal suo ingresso era molto famoso, al pari di quel signore dall'aspetto truce che l'avrebbe sfidato, uno degli 'ansiani'.
"Giarda Yu-chan, il tutto è facile, devi solo stare attento che non ti mettano una pasticca nella birra..."
Disse controllando nel bicchiere di plastica che gli avevano appena passato.
"... che non ti manomettano l'auto e poi, infine, devi saper guidare come Cuck Norris."
Disse ridendo forte poco dopo prima di carezzargli la testa, lo divertivano terribilmente le corse, in piedi su un filo teso, equilibrista della vita.
"Quando gareggerò io il percorso non sarà questo, è troppo breve. Dovrò continuare a correre ma il traguardo sarà il punto di partenza quindi se vincerò mi vedrai tornare trionfante."

"Quanto ci metterai a tornare?" chiese preoccupato.
Non ci teneva proprio a bere o a mangiare, già sentiva che quel poco che avevano mangiato all'istituto sarebbe potuto tornargli in gola per il nervosismo.

"Poco, è una gara di velocià perciò massimo due minuti credo."
Disse prima si portare un braccio attorno alle sue spalle avvicinandolo a se nel moemnto in cui sentì sfrecciare dinnansi al suo viso una delle due auto da corsa delle matricole sfidanti. Loro erano al sicuro dietro le transenne ma non voleva che Yuushi si sentisse solo e spaesato, sapeva di averlo spaventato abbastanza con la storia della pericolosità della gara e tentò poi di tranquillizzarlo.
"Non è la prima volta che faccio queste corse, quindi tranquillo, non ho mai fatto un incidente..."

Fu sollevato, un po' perchè l'attesa sarebbe durata poco e un po' per le parole di Shin.
"Io sono tranquillo" borbottò. Anche se si vedeva lontano un chilometro che era preoccupato, lui preferiva negare.
Deglutì "Sono sicuro che andrà bene anche stavolta" mentì. No che non era sicuro, ma era meglio darlo a vedere, o forse provava a convincersene...
"Non vedo perchè dovresti fare un incidente proprio quando vengo a vederti io...!"restò un po' in silenzio per aggiungere infine:
"Basta che non ti distrai..."

Shin carezzò la spalla di Yuushi che teneva nella sua mano per stringerlo a se.
"Non mi permetterei mai di fare brutta figura proprio oggi che sei venuto a vedermi, mio bel prtafortuna!"
Esclamò prima di lasciarlo e risalire in macchina, era il suo turno e sapeva che se si fosse trattenuto non sarebbe riuscito a fare quel che doveva. Si creò un varco per far passare i sue concorrenti e prestofurono in pista, Shin salutò cun un sorriso beffardo il ragazzoc he lo stava guardando e l'uomo dai capelli radi invece rimase parecchi intenta sul suo 'grido di battaglia' un suono gutturale che neppure un lottatore di wrestling sarebbe stato in grado di riprodurre.
A quel dunque Shin scosse la testa divertito prima di sgassare con l'auto pronto alla partenza prossima, non appena una donna formosa e poco vestita abbassò la bandiera argentata le macchine sfrecciarono e Shin si portò subito in testa.

Yuushi si appoggiò alle transenne, col fiato sospeso, ed assistette alla partenza tra la confusione generale.
Accanto a lui la gente saltava, gridava, rideva, il ragazzo invece era l'unico fermo, sentiva il cuore battergli in gola. Non si era mai preoccupato tanto per qualcuno.
Appena le macchine furono fuori dal suo campo visivo si mise a fissare l'orologio, non vedeva l'ora che quei due minuti eterni passassero.
Altalenava gli occhi dalle lancette al traguardo, sentendo in lontananza il rumore delle macchine senza capire se fosse immaginario o meno, sperando ogni volta di vedere la macchina nera del dottore, e il suo sorriso beffardo.

Shin era vicino al traguardo, non poteva essere superato da quel tale perchè l'aveva seminato qualcje secondo prima, gli era andata in panne la macchina ed aveva urtato un palo fracassandosi contro quel cartello stradale. Arrivò veloce al traguardo e frenò inchiodando e scendendo dall'auto trinfante. Lanciò un piccolo urletto di vittoria e presto gli furono consegnati i coldi che aveva vinto.
Guandò Yuushi e sorrise allontanandosi dalla folla che gli stava intorno per congratularsi e si avvicinò alle transenne.
"Ed ora via, arrivano gli sbirri!"
Mormorò vicino alle sue labbra prima di baciarlo davanti a tutti e di prenderlo in braccio come si fa con un bambino e facendogli attraversare le transenne corse verso la sua auto lanciandolo quasi sul posto accanto al guidatore prima di mettere in moto e partire a tutta velocità. A quei gesti repentini tutti i restati partecipanti alle gare cercarono la propia auto per darsela a gambe, da lontano si sentiva un miagolio della sirena della polizia, si stava avvicinando ma quando arrivò sul luogo non vi era quasi nessuno, la retata non aveva dato poi i suoi frutti e Shin ridacchiava spericolato alla guida della sua auto tornando nelle vie 'civili' all'interno della città.
"Allora Yu-chan sono stato bravo no?"

Yuushi era abbastanza confuso, nel giro di qualche istante si era ritrovato sballottolato fino ad arrivare in macchina.
"Bravo..." mormorò quasi senza fiato.
Si sistemò composto, guardando fuori e sbirciando di tanto in tanto il viso di Shin, quel volto e quel sorriso che per due minuti aveva sperato con tutto se stesso di rivedere. Si sentì davvero sciocco.
"...sì, sei stato bravo.."

Shina allungò una mano vicino al suo viso e lo carezzò, erano fermi ad un semaforo nella direzione della sucola.
"Hei ti ho fatto male per caso? Non volevo farti arrestare senza motivo, scusa se sono stato così sbrigativo nel farti salire in macchina."
Disse voltandosi appena a guardarlo, non acpiva cosa avesse che non andava, sembrava confuso, rabbuiatao... era strano.
"Oppure è successo qualcosa mentre ero a fare la corsa?"

"No, sto bene" adagiò il viso nel suo palmo "Sono solo un po' scombussolato. Tu non lo eri la prima volta che hai assistito ad una gara del genere?"
Accennò un sorriso per tranquillizzarlo, alla fine gli era rimasta addosso solo un po' di angoscia, ma sarebbe passata presto.

Shin sorrise prima di ritirare la mano, era appena scattato il verde e doveva tornare a guidare.
"Io? No... mi sono presentato li di mie iniziativa, volevo arrotondare e ho scoperto un ambiente molto particolare e affascinnate."
Disse guardando dinnansi a se. Era facile guadagnare soldi a quel modo.
"Purtroppo per te ti toccherà essere mio ancora molte volte prima di vedermi morire... e fino a quel giorno mi guadagnerò il possibile con le corse. Di certo non voglio esserti di impiccio ne ridurre il tuo stipendio."
Disse piano prima di svoltare ad un incrocio, era arrivato nei pressi della scuola.
"Perciò promettimi che non ti farai più picchiare così ok?"

Yuushi si sentì in colpa ad accettare dei soldi che Shin si procurava così, a scapito della vita, e fu anche un po' in difficoltà quando gli chiese quella promessa.
"Non lo faccio solo per soldi, Shin."Gli disse piano, prudentemente e senza guardarlo in viso. "Come te che non corri solo per quello. Almeno credo." Restò qualche attimo in silenzio..."Non è facile"

"Ti piace essere picchiato? E' questo che vuoi dire?"
Domandò Shin molto sbrigativamente, abbandonando il tono affabile della sua voce, si stava un po' irritando, non poteva credere alle sue orecchie, poteva capire tutto, anche che gli piacesse andare con persone diverse e che ci guadagnasse sopra però... quello non lo capiva.
"Parla. Dimmi, cosa intendi dire con quelle parole?"
Accellerò appena l'andatura dell'auto passando con il rosso ad un incrocio deserto.