Casa Sumeragi -1-, l'assistente di un assistente...

Seishiro Sumeragi

L'appartamento in cui vive Seishiro è poco più di un monolocale dotato, fortunatamente, di un terrazzo che da sulla stanza in cui il ragazzo svolge il suo lavoro di artista.
Come ogni studente universitario che se la cava come può, il mobilio è ridotto all'indispensabile, il futon è ripiegato nell'armadio così da rendere vivibile quella specie di salottino in cui lavora, molte mensole alle pareti raccolgono libri, colori e strumenti di pittura e disegno, una tv con dvd incorporato giace in un angolo della stanza impolverata assieme a qualche dvd gettato alla rinfusa, meglio messo lo stereo lì accanto che...probabilmente usa più della televisione.
L'angolo cottura è in una stanza separata in cui c'è anche un tavolinetto, un frigo alto con congelatore e mobiletto per pentole.
Le pareti sono spoglie da poster e foto, in compenso le pareti stesse sono opere d'arte da lui compiute, raffiguranti creature mitologiche di vari tipi su sfondi paesaggistici molto leggeri.

Seishiro se ne sta in terrazza a leggere un libro. Riflettendo sulla giornata passata e sullo strano ragazzo...
di sottofondo la musica rock ...

Edited by AkiShun - 20/10/2008, 14:56

Lawr Kurosaki
Lawr sentiva una leggera musica sin dinnansi la porta d'ingresso dell'appartamento, seguendo il suo istinto si era dieretto a casa di Seishiro per il giusto orario, come gli era stato detto erano le diciotto precise, a quel punto suonò al campanello sperando che l'artista lo sentisse e giungesse presto ad accoglierlo.
Indossava come al solito degli stravaganti vestiti ed era particolarmente ansioso.
Chissà se Seichiro si era dimenticato di lui.
"No ma che vado a pensare... sa bene che dovevo venire no? Ci eravamo messi d'accordo."
Poi imporvvisamente si chiese cosa avrebbe fatto in qualità di assistente e sorrise immaginandosi alle prese con pennelli da pulire e fogli da buttare.

Seishiro avvertì il campanello suonare, ridestandosi dall'attenzione dedicata alla lettura, alzò lo sguardo verso il cielo che si stava ormai rabbuiendo. La lampada da esterno tuttavia gli aveva reso possibile proseguire ancora un po' nella lettura del libro, un testo universitario sull'applicazione dell'arte al mercato grafico. In realtà lo trovava abbastanza noioso... ma era avezzo ad impegnarsi anche in attività che non lo soddisfacevano.
Si alzò dalla sedia sdraio del terrazzo, per recarsi subito alla porta ed aprire al neko.
Lo accolse con la solita educazione che teneva alta la barriera che si contrapponeva tra il semplice studente e lui, un collaboratore scolastico in piena regola.

"Allora sei proprio convinto. E va bene, prego puoi entrare, sistema le tue cose qui sull'appendi abiti e ambientati pure, ti prendo un succo di frutta? Acqua? Cosa vuoi da bere?

Disse portandosi poi verso la cucina... aprì il frigo ed attese mentre già esaminava la disponibilità dibibite.

Lawr sorrise soddisfatto da quella proposta, nel tragitto si era stancato un poco e poter bere era un sollievo.
"Un bicchiere d'acqua andrà benissimo."
Disse per poi ripensarci subito dopo alzando il dito indice come era solito fare per rimarcare le proprie frasi.
"Ansi... due, si due bicchieri d'acqua..."
Mormorò un po' imbarazzato prima di posare il proprio giaccone blu notte suell'appendi abiti avvicinandosi all'angolo cottura mentre nervosamente faceva roteare tra due dita una ciocca di capelli scuri. Teneva gli occhi fissi su Seichiro, incuriosito, essere curioso era una suo vizio, l'aveva ereditato dai neko molto probabilmente.
Sbatté le palpebre un paio di volte fissando il padrone di casa mentre si posava con i gomiti sul marmo che rivestiva la superficie di un basso muretto che separava l'ingresso dall'angolo cottura.
Indossava un paio di pantaloni di jeans blu notte, dei manicotti del medesimo colore -i quali terminavano poco sopra i suoi gomiti con della finta pelliccia chiara maculata-, e lo stesso valeva per la sua maglietta -senza maniche e dal collo lavorato in finta pelliccia-.
"Ho portato una camicia per non macchiarmi i vestiti, ho fatto bene?"
Domandò inclinando appena la testa da un lato.

Osservò il neko, il suo vestiario...tutto quel pellicciotto lo fece sorridere. Ma prima che l'espressione fosse troppo evidente, si voltò dall'altro lato, tornando quindi a guardare lo sportello del frigo per tirare poi fuori una bottiglia d'acqua.
Prese un bicchiere dal ripiano dove i piatti erano ad asciugare e mise bottiglia e bicchiere sul tavolinetto della cucina.

"Prego, serviti pure da solo tutta l'acqua che vuoi, mi sembra di capire che hai molta sete..."
Si poggiò poi contro il frigorifero a braccia conserte attendendo il neko.

"Beh, male non hai fatto, puoi sempre lasciare qui la camicia per ogni evenienza, oggi non ho intenzione di dipingere quindi non ti sporcherai."

lawr sembrò illuminarsi dinnansi a quella bottiglia d'acqua, si versò un primo bicchiere, poi un secondo ed infine un terzo. Quando fu soddisfatto lo posò con un tenue rumore sul marmo di fronte a lui. Sembrava non essersi accorto di come l'altro avesse prontamente evitato di guardarlo in primo momento.
"Oh si per me va benissimo la lascerò qui. Senta... posso darle de 'tu' è così artificioso dare del 'lei' alle persone..."
Disse guardandolo intensamente sperando in uan risposta positiva. Era strano per lui dare del 'lei' a quell'uomo quando aveva deciso di approfondire tale rapporto superficiale. Voleva diventare suo amico forse... si, era senz'altro quello il motivo di tanto accanimento.

Rimase in silenzio ad osservarlo, quindi alzò gli occhi verso l'orologio a forma di civetta appeso alla parete della cucina, dietro Lawr, e riportò l'attenzione sul neko, ascoltandolo.
Inarcò un istante il sopracciglio destro, per poi distaccarsi dal muro con un lieve colpo di bacino, si accostò al ragazzo.

"Solitamente trovo consigliabile mantenere la formalità nel lavoro, quindi, fintanto che non ti avrò conosciuto abbastanza bene da permetterti una maggiore confidenza, vorrei che fosse ben chiara la distanza che deve esserci tra te e me, sei un ragazzino praticamente e capisco la tua ingenuità, però devi imparare ad essere professionale quando lavori, e la formalità è un elemento indispensabile in un rapporto di lavoro. La confidenza arriva solo con il tempo."

Disse in un lievissimo tono di rimprovero, tuttavia smorzò la tensione con una pacca leggera sul capo data a mano rigida con palmo aperto, e lo superò accomodandosi nel salottino dove sul tavolo erano già sparsi fogli e alcuni strumenti. Prese dalle mensole un paio di libri d'arte e li poggiò sul tavolo indicandoglieli.

"Il tuo primo compito sarà aiutarmi a cercare tutti i dipinti in cui compaiono dei cavalli...sto cercando una stilizzazione ed una stesura di colore che richiami al classico guardando al moderno, quindi mi serve il tuo aiuto. Appuntati su uno di questi fogli, il titolo dell'opera, l'autore e la pagina con il nome del libro consultato."

Lawr si voltò seguendolo con lo sguardo un po' sorpreso, era un modo gentile di dirgli che non poteva dargli del 'tu' e l'aveva ben capito, ci rimase un po' male onestamente ma sorrise appena, un sorriso un po' tirato mentre si avvicinava al tavolo e si sedeva lentamente dinnansi a lui.
"D'accordo, ora cerco ed appunto..."
Disse afferrando un primo libro e prendendo a sfogliarne meticolosamente le pagine.
Non poteva ribattere, avrebbe solo cercato di parlare il meno possibile per evitare di rimaner male alle sue stesse parole. Gli dispiaceva non avere troppa confidenza con quell'uomo, voleva solo trovare un amico sincero... qualcuno con cui aprirsi, confidarsi, ma a quanto aveva visto non era possibile, non per il momento.

Osservò il ragazzo mettersi a lavoro e aprì lo sportello del mobiletto accanto al frigo, tirando fuori un pacchetto di biscotti con crema alla vaniglia nel mezzo, quindi si avvicinò al tavolo dove li posò.

"Ecco...uno snack ogni tanto è indispensabile per combattere la noia di questo tipo di ricerche...sai, non tutto il lavoro che c'è dietro l'arte è divertente, il novanta per cento è ricerca e studio, il rimanente dieci per cento è divertimento e creatività...ma quando uno intraprende questa strada, accetta i pro ed i contro...come per ogni lavoro suppongo poi..."

Disse serio iniziando a sfogliare l'altro libro e, con penna in mano, prese ad appuntare così come aveva chiesto al neko.

Lawr sorrise appena prima di tornare a guardare il libro che aveva tra le mani, non allungò neppure una mano per afferrare un biscotto, era troppo preso, aveva deciso che con impegno si sarebbe guadagnato quella fiducia che gli avrebbe permesso di parlare amichevolmente con quell'uomo tanto serio.
"Chissà se nella vita privata è più rilassato..."
Si domandò senza però ottenere risposta, da se stesso non avrebbe mai potuto averla.
Distolse un attimo il suo sguardo dal libro per posarlo sull'espressione attenta dell'altro e sospirò appena prima di tornare all'opera.
Segnò due dipinti sul foglietto che aveva vicino e sospirò appena, non si stava annoiando, vedere quei bei dipinti lo faceva stare bene però c'era qualcosa che non andava, un senso d'inquietudine nel petto, insoddisfazione, angoscia... no, semplicemente tristezza.

Proseguì nella ricerca, con il solito appuntare di tanto in tanto sui fogli, permettendosi di fare una pausa solo dopo una decina di minuti di attento sfogliare. Si tirò indietro sulla sedia e stirò verso l'alto le braccia.
Poi portò l'interesse sul neko.

"Ceni qui? Per me non ci sono problemi, ho del ramen pronto e delle uova da metterci dentro, inoltre mi sono avanzati dei dolcetti ai fagioli rossi che avevo preso ieri"

Disse cordialmente, spingendo poi verso il neko i biscotti prima presi.
"Non fare complimenti."

Lawr si riscosse imrpovvisamente sentendo quella voce farsi dinuovo largo nella sua testa e sospirò appena alzando gli occhi su Seichiro.
"Se vuole che rimanga a cena lo farò, non voglio essere di peso, davvero."
Mormorò appena prima di distogliere imbarazzato lo sguardo dal più grande, aveva avvertito un brivido lungo la schina, gli capitava spesso quando si trovava tra scartoffie, l'odore della carta e delle penne gli procuravano quell'effetto un po' strano e inspiegabile di nostalgia e al contempo tristezza.
"Non vorrei risultare scortese o fuori luogo..."

Guardò ancora una volta il neko con aria di rimprovero, ormai stava diventando un'abitudine... Poi sventolò per aria una mano dicendo

"Naaa... se fossi stato fuori luogo, ti avrei chiesto gentilmente di tornare per ora di cena. Capiamoci, non mi da fastidio la tua presenza, quindi non equivocare le mie richieste di professionalità con avvisi sottobanco di intolleranza nei tuoi confronti. Semplicemente, mentre lavoro, voglio che il clima sia di lavoro. Intesi?"

Concluse prendendo un biscotto e mettendoselo tutto in bocca...crunch...crunch... non era per niente silenzioso mentre masticava, e questo, confrontato con l'aspetto serio ed austero del giovane collaboratore scolastico, strideva un poco...ma al contempo faceva sì che si avvertisse a pieno la sua umanità con tutti i pregi e difetti annessi.

Lawr sospirò appena allungando titubante una mano per servirsi, prese un biscotto e lentamente lo portò alle proprie labbra.
"Capisco, la ringrazio, mi piacerebbe rimanere da lei per cena."
Ammise a bassa voce guardando l'uomo dinnansi a se in quelle maniere poco delicate che aveva improvvisamente mostrato, avrebbe ridacchiato appena se non si fosse trattenuto dal farlo.

Annuì e...porse un momento l'attenzione su una pagina del libro di Lawr, fermandolo dallo sfogliare con una mano a fermare la pagina, poi si alzò e girò dietro la sedia del neko, sporgendosi sopra di lui per osservare meglio l'immagine del dipinto lì fotografato, una mano teneva ferma la pagina sfiorando appena il polso del neko con il proprio, l'altra era poggiata sullo schienale della sedia, il volto di Seishiro era un poco più in alto rispetto a quello del neko, il suo mento era all'altezza della fronte dell'altro.
Sebbene la posizione potesse sembrare quasi intima, tutta la sua attenzione era al dipinto.

"Ah. Non trovi splendida la carnalità tormentata di Schiele? Di questo quadro dovrò trovarmi un poster prima o poi... scusa se ti ho interrotto..."

Disse con un sorriso osservando dall'alto il neko.